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Lo zenzero dà dipendenza?

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2008 19:53
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Prima di tutto, la ricettina. [SM=x39860]

Si prende un tocco di radice di zenzero, la si spela, la si fa a pezzetti.
Si snasano ben bene questi pezzetti e si pensa "uh, ma quanto è buono lo zenzero".
Poi li si infilano in un pentolino pieno d'acqua, io uso quello per scaldare il latte. Si lascia sbollicchiare per un 5 minuti, si toglie dal fuoco, si mettono 3 cucciaini belli colmi di zucchero di canna, un paio di cucchianini di limone e si versa in tazza. Per un totale di più o meno tre tazze.

Dovrebbe cavare il raffreddore, e infatti non ce l'ho.
E potrebbe essere un punto a suo favore, se non fosse che il raffreddore non ce l'avevo nemmeno prima.

Dovrebbe cavare l'apatia, e un pochetto funziona. Ma rimango la solita aspirante fancazzista, in verità.

Sta di fatto che è buono, buono, buono.
Lo berrei al posto dell'acqua.
Sono una drogata, vero? [SM=x39914]


08/04/2008 21:31
 
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Lo zenzero nn è uan sostanza stupefacente, xcui nn sei una drogata [SM=x39860]





Zenzero

Zingiber officinalis
Famiglia: Zinziberacee
Sinonimo: Ginger
Parte usata: rizoma

Lo zenzero è una pianta erbacea perenne, con portamento eretto, che può raggiungere il metro e mezzo di altezza e ha una radice detta rizoma. Annualmente, lo zenzero emette, direttamente dalla radice, uno stelo simile alla canna da zucchero, con foglie strette a forma di lancia. La fioritura è formata da una infiorescenza con l’aspetto di una spiga, composta di fiori bianchi, verde pallido o giallini. Il rizoma viene estratto dopo la fioritura quando la pianta ingiallisce.

Le origini.

Lo zenzero, parente stretto delle orchidee, è originario dell’Asia meridionale, ma è coltivato in tutte le aree equatoriali con clima monsonico. Alla stessa famiglia dello zenzero, e con proprietà simili, appartiene anche la galanga maggiore “alpinia officinalis”, conosciuta come “zenzero cinese”.

La tradizione.

Lo zenzero viene utilizzato in Oriente da millenni, sia per aromatizzare e insaporire i cibi, sia come rimedio medicamentoso per svariati disturbi.
In Thailandia vengono applicate compresse e impacchi di radice di zenzero, pestata e mescolata con altre erbe, per gli stati dolorosi e le rigidità muscolari e per traumi, quali strappi e stiramenti, ematomi e contusioni, molto frequenti negli ambienti della MUAY THAI, l’arte della boxe tailandese. Lo zenzero è anche impiegato per i disturbi circolatori e per il suo potere dinamizzante ed energizzante, in tutte le condizioni di debolezza ed esaurimento fisico. In Cina lo zenzero fresco viene usato contro l'astenia e l'impotenza. E' inoltre conosciuto per le sue proprietà stomachiche e quindi utilizzato nella digestione difficile ed in caso di aerofagia. Infine viene adoperato per la nausea e nella prevenzione delle chinetosi. Per le sue caratteristiche, nella Medicina Tradizionale Cinese e nell’Ayurveda, è collegato all’elemento Fuoco per rinforzare la Milza. Ancora oggi in molti paesi asiatici si usa il rizoma di zenzero negli stati di affaticamento, per alleviare il mal di denti, per i dolori reumatici, il raffreddore, la malaria e tutti quelli che sono definiti “stati umidi” quali la diarrea o l’eccesso di muco. In antichità, i Greci e i Romani importavano lo zenzero dalla zona del Mar Rosso e ne conoscevano le importanti proprietà medicinali, oltre ad usarlo come spezia. La leggendaria Santa Ildegarda badessa di Bingen, mistica ed erborista dell’XI secolo, consigliava di macerare lo zenzero nel vino, e farne impacchi per i disturbi agli occhi o di bere un bicchiere di vino allo zenzero addolcito con il miele, per favorire la vitalità nei convalescenti e negli anziani. In tutte le tradizioni è considerato un potente stimolante sessuale maschile. In Occidente è diffuso come rimedio digestivo già nel Medioevo, e nella Farmacopea Erboristica Britannica è segnalato particolarmente per le coliche intestinali.

Aromaterapia.

L’olio essenziale di zenzero viene distillato per corrente di vapore, dalle radici sotterranee essiccate, senza toglierne la scorza. Quest’olio essenziale ha un colore ambrato che può virare verso tonalità più chiare o verdastre a seconda delle caratteristiche del terreno da cui viene estratto e della zona di provenienza. Ha un profumo caldo e speziato, legnoso e fresco allo stesso tempo. È usato per aromatizzare i generi alimentari, gli aperitivi alcolici e le bibite. Vi dice niente, il nome di un famoso aperitivo analcolico, molto diffuso in Italia, il “ginger-ino”? Trova altresì impiego come componente di cosmetici e profumi che hanno fragranze dal tono maschile o orientaleggiante.

L'effetto farmacologico.

Principalmente ascrivibile allo gingerone e alla zingiberina, è palese nella stimolazione delle attività digestive. Lo zenzero è utilizzato come analgesico, aperitivo, antisettico, antispasmodico, carminativo e espettorante, febbrifugo, rubefacente, stimolante, tonico. Recentemente sono state studiate le proprietà della pianta; non è ancora possibile attribuire tale effetto ad una parte ben identificata di principi attivi, nello zenzero infatti sono presenti varie sostanze, resine, mucillagini. Le qualità specifiche dello zenzero aprono nuovi ambiti applicativi e ciò trova considerazione anche nella farmacologia contemporanea.

In cucina.

L'aroma dello zenzero in generale, è molto gradito e rende particolarmente gustosi dolci e vivande. Il rizoma candito o sciroppato è un dolciume apprezzato sia in Oriente che Occidente. In Estremo Oriente, in particolare in India e nell’area del Sud-Est asiatico, è usato come condimento in molte ricette di curry. Nei paesi anglosassoni entra nella preparazione di birre o di altre bevande fermentate come ad esempio il ginger-ale o di dolci come il pain d’epice, il pane speziato dei paesi nord-europei. Sull’onda della New-Age e delle realtà culturali di comunità provenienti da altri paesi, la conoscenza e la cultura dei cibi etnici, si sta diffondendo anche in Italia. Accade così, che ingredienti "esotici" come lo zenzero, sono apprezzati e vengono adoperati per la preparazione di pietanze tradizionali.

Come conservare il rizoma di zenzero.

La radice fresca è piuttosto costosa e purtroppo si conserva per poco tempo. Alcuni consigliano di conservare il rizoma, immerso in un barattolo pieno di sabbia. Funziona davvero?

L’uso dello Zenzero nel Massaggio Thailandese.
In Thailandia, unitamente al massaggio, in alcuni casi, sono impiegati degli impacchi o delle compresse di erbe. Queste erbe medicinali, sono scelte in base alle loro proprietà, e sono usate prima, durante o dopo il massaggio, in base al disturbo. A Bangkok, in alcune zone vicino al tempio del Wat Po, dove ha sede la più famosa scuola di massaggio tradizionale thailandese della capitale, si possono acquistare i tamponi confezionati, già pronti per l’uso. Uno dei principali componenti di questi impacchi e compresse è lo Zenzero.

Gli IMPACCHI FREDDI:

Si usano appena possibile, nell’arco delle 24 ore dal trauma, dalla contusione, l’infortunio o l’incidente. Aiutano a fermare l’eventuale perdita di sangue; limitano l’estensione della tumefazione e la sensazione di dolore. Questi impacchi hanno una funzione calmante, astringente, antalgica e decongestionante.

Gli IMPACCHI CALDI:

Si usano in un secondo tempo, almeno ventiquattro ore dopo il trauma. Favoriscono lo scioglimento della tensione muscolare, migliorano la micro-circolazione superficiale nella zona contusa, accelerano il risolversi di ematomi e ecchimosi, stimolano il sistema nervoso. Questi impacchi o compresse sono antidolorifici, antinevralgici e tolgono il gonfiore.

Le erbe più usate insieme alla radice di zenzero sono: Aglio, Canfora bianca, Curcuma, Cardamomo, Menta piperita, Lemongrass , Kaffir Lime (scorza), Tamarindo, Eucalipto e Wild Ginger (asarum canadense). Queste piante, in Thailandia sono molto comuni; alcune hanno anche un ampio uso alimentare e si trovano comunemente al mercato della verdura. Lo Zenzero dal profumo fresco e piccante, di cui si adopera la radice pestata, è forse una delle piante più usate; è considerato “il RE delle compresse e degli impacchi caldi” per il suo potere tonificante, riscaldante e decongestionante degli stati infiammatori. In occidente, al contrario, queste erbe fresche non sono di facile reperibilità. Si possono sostituire con erbe e piante dalle proprietà simili, scegliendole secondo le indicazioni e l’applicazione. Se non siamo degli esperti, chiederemo sempre consiglio ad un bravo farmacista o erborista di nostra fiducia. Le erbe fresche in genere, sono preferibili alle erbe secche.

Come si prepara un impacco di erbe:

Mettere le erbe scelte in un pezzo di stoffa bianca pulita delle dimensioni di circa 25-30 cm. per lato. Raccogliere i quattro angoli della stoffa e formare un sacchetto o un involto. Aggiungere dell’acqua in una pentola per la cottura a vapore, e metterla a scaldare. Quando l’acqua ha raggiunto la temperatura desiderata, sistemare gli impacchi preparati sopra la griglia. Chiudere il coperchio e attendere per 10-15 minuti. Le erbe, con l’energia del vapore, rilasciano le loro essenze medicamentose. Non appena l’involto con le erbe avrà assorbito il vapore, e sarà ben impregnato e caldo, sarà pronto all’uso. Usare questo impacco per tamponare e massaggiare le zone doloranti o molto tese, prima o dopo il massaggio manuale, secondo l’occorrenza. Se non si conoscono le proprietà medicinali delle piante, chiedere sempre consiglio ad una persona più esperta in questo campo. Nel caso non fosse agevole la preparazione degli impacchi, in alternativa, è possibile usare degli Oli Essenziali specifici, relativi al disturbo, diluiti in un olio veicolante. Talvolta gli Oli Essenziali sono usati, miscelati, nella applicazioni di argilla verde o di sale marino grosso, che ne potenziano l’effetto. L’applicazione di questi preparati è simile alle precedenti indicazioni.

L’uso degli oli nel massaggio

L’uso degli oli non fa parte della tradizione del Massaggio Thailandese. In alcune circostanze però può tornare utile l’uso di un olio specifico, in quanto facilita lo scorrimento delle mani e la fluidità del movimento e, contemporaneamente, l’assorbimento e l’azione di alcune sostanze contenute in esso, attraverso la pelle. L’olio da usare nel massaggio viene scelto in base alle sue caratteristiche e proprietà curative, adatte a stimolare una risposta e una reazione di sollievo da parte dell’organismo.

In Thailandia, l’olio essenziale di zenzero è un componente molto frequente nei balsami e nelle pomate a base di oli aromatici, che si possono acquistare nelle farmacie e drogherie, così come nei supermercati e nei templi. Sono dei preparati usati in particolare per i dolori articolari, le congestioni dell’apparato respiratorio e digestivo, i disturbi da raffreddamento. Nell’ambiente della MUAY THAI: l’arte della boxe thailandese, disciplina particolarmente “dinamica”, è piuttosto diffusa l’applicazione degli impacchi e compresse con lo zenzero mescolato ad altre erbe medicinali, insieme agli oli e i balsami, per dare sollievo ad ematomi, ecchimosi, contusioni, stiramenti, indolenzimenti muscolari e dolori da trauma, in generale. A Bangkok, al tempio del WatPo, sede della Scuola di Massaggio Tradizionale Thailandese, non è raro, specie, all’indomani di qualche incontro di MuayThai, vedere dei giovani atleti sottoporsi ad un trattamento con gli impacchi di erbe officinali, per alleviare gli indolenzimenti e i colpi del combattimento, sostenuto il giorno prima. Il profumo della radice di zenzero, pestata nel mortaio di pietra, si spande nell’aria e permea gli ambienti, tonificando con il suo aroma caldo e piccante, non solo il corpo ma anche l’anima.

Autore: Cristina Radivo - Asokananda's Authorized Teacher [SM=x39998]




THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
666 il Numero della Bestia
Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
Sembra che mi stanno ipnotizzano... non posso evitare i loro occhi
666 il Numero della Bestia
666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico

08/04/2008 22:33
 
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Minchia stì papelli sull'epistemologia culinaria mi mettono un'ansia.. [SM=x39915]


Cmq devo provare, io ci ho fatto solo i biscotti, finora, nonché i ravioli al pollo e aromatizzato la crema di ricotta [SM=x39960]


08/04/2008 23:32
 
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l'unica sostanza che da dipendenza è il liquido vaginale [SM=x39860]


Penso
ed al pensier divento pazzo
di esser nato
allo sputar di un cazzo

09/04/2008 09:43
 
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Tre giorni con minimo 3 massimo 5 tazze al giorno.

Scoppio.
Ma che buono. [SM=x39960]


09/04/2008 19:42
 
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non mi piace, troppo poco zen [SM=x39860]


ho un sogno da oriundo
mi vedo in un limbo
che sfreccio sul fango
e calcio dal fondo...
09/04/2008 19:53
 
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