L' annus horribilis di Preziosi
Calcio e lutti: un 2005 da dimenticare
Il 2005 resterà certamente impresso nella memoria di Enrico Preziosi. Un annus horribilis durante il quale una serie di eventi si è abbattuta sul presidente del Genoa. Prima le note vicende giudiziarie dei rossoblu, promossi sul campo in A e retrocessi dalla magistratura in C, ed ora la choccante morte in diretta televisiva di Franco Scoglio, proprio durante un acceso scambio di battute col presidente genoano.
Si dice che le disgrazie non vengano mai da sole e sembra proprio che Enrico Preziosi, presidente del Genoa, lo stia provando sulla propria pelle. Un 2005 da dimenticare, un annus horribilis caratterizzato da vicende giudiziarie e ora anche da tristi lutti. Una serie di eventi sfortunati, assieme ad alcune scelte certamente poco oculate, che si è abbattuta sull'imprenditore campano minandone, a detta di alcuni, la credibilità morale e dirigenziale.
Dopo le note vicende legali legate al caso Genoa-Venezia, che sono costate ai grifoni la doppia retrocessione dalla A alla C, la penalizzaione e l'inibizione per cinque anni al presidente, a settembre è arrivata anche la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta seguita al fallimento del Como, di cui Preziosi è stato presidente.
E ora, il terribile lutto per la choccante morte di Franco Scoglio, avvenuta in diretta televisiva proprio durante un acceso dibattito col presidente in merito alle sorti del Genoa. Una morte che rattrista Preziosi ma della quale il presidente non si sente affatto responsabile:
"Sono senza parole. C'è stato con Scoglio un confronto vivace al telefono nei limiti dell'educazione. Niente lasciava presagire che qualcosa potesse andare male. Sono a posto con la mia coscienza ed invito tutti a vedere la cassetta. La mia immagine sarà legata a questo evento".
Incredulità e tristezza nel racconto dei fatti: "Nulla nella conversazione lasciava presagire che qualcuno potesse sentirsi male. Io devo essere in pace con la mia coscienza. Già mi si dipinge sempre in una certa maniera, se poi devo avere anche questo fardello... Come nel suo stile, Scoglio mi aveva 'provocato', io sono uno che risponde e Franco era uno schietto. Ma nulla poteva lasciar pensare che si potesse sentire male. Il colloquio era in corso e a un certo punto, mentre continuavo a parlare, la conversazione si è interrotta. Dopo cinque minuti mi hanno detto che Scoglio stava male e dopo mezz'ora mi hanno richiamato per darmi la brutta notizia. Io non stavo guardando il programma percè ero in macchina e poi sono a Milano".
Ora, è da credere che l'unico desiderio di Preziosi sia la speranza che quest'anno passi in fretta e porti con sè tutti i tristi eventi che l'hanno contraddistinto.