00 11/11/2009 08:53

Due ore fa è andato in onda su Canale 5 un nuovo dibattito sul crocifisso, anche in questo caso condotto da Barbara D’Urso: vi hanno partecipato Daniela Santanché, Matteo Salvini, Piero Sansonetti, Marco Rizzo, un sacerdote e due esponenti UAAR, Isabella Cazzoli e Giorgio Villella. Giovedì l’UAAR organizzerà un incontro a Verona, con la partecipazione dello stesso Villella e di Massimo Albertin, protagonista della vicenda approdata con successo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il governo italiano ha nel frattempo precisato le ragioni che l’hanno spinto a chiedere il riesame della sentenza: sulla sua newsletter odierna si può infatti leggere che “nell’ordinamento italiano l’esposizione del crocefisso è regolamentata dal decreto legislativo 297/1994 (Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado). Tali norme seguono la tradizione del nostro Paese e sono retaggio di norme più antiche, come il R.D. 26-4-1928 n. 1297 (’Approvazione del regolamento generale sui servizi dell’istruzione elementare’) ed il R.D. 30-4-1924 n. 965 (’Ordinamento interno delle Giunte e dei Regi istituti di istruzione media’). D’altra parte la nostra Costituzione in più punti considera il tema della religione, per es., negli art. 3, 8, 19; né va dimenticato quanto affermato dall’art. 7 circa i rapporti fra lo Stato e la Chiesa cattolica, regolati dai Patti Lateranensi, le cui modificazioni ‘accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale’”.
Alcuni riferimenti appaiono quantomeno fuori luogo (il 3, l’8 e il 19 sanciscono semmai l’uguaglianza e la libertà di chi cattolico non è), altri, come quello in chiusura, non si capisce che senso abbiano, poiché l’esposizione del crocifisso non è materia concordataria. Inoltre, almeno fino a oggi “la tradizione” non è mai stata considerata una valida argomentazione giuridica: quanto alle “norme più antiche”, come si può osservare risalgono a otto decenni fa e sono state emanate dal regime fascista. Infine, citando il testo unico il governo finisce per derubricare definitivamente il crocifisso a mera supellettile, peraltro nemmeno citata, salvo errori, all’interno del dispositivo.
Sempre dal punto di vista giuridico, infine, non accennano a fermarsi le sempre più fantasiose iniziative dei sindaci italiani a difesa della tradizione avita: l’ultima è di quello di Azzano Decimo (PN, Lega Nord) che intende avviare un censimento delle opinioni religiose dei cittadini stranieri. mandando la polizia casa per casa. Ne dà notizia l’ANSA.




THE NUMBER OF THE BEAST
<< Ma guai a voi terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore
sapendo che gli resta poco tempo... Chi ha l'intelligenza calcoli in numero della bestia
essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. >>
Sono rimasto solo e la mia mente è vuota
Ho bisogno di tempo per farmi tornare in mente i ricordi
Quello che ho visto
Questa notte è stato reale e non solo fantasia
Proprio quello che ho visto nei miei vecchi sogni era
Il riflesso della mia mente pervertita
Perché nei miei sogni vedo sempre la faccia maligna che mi torce la mente
E mi porta alla disperazione
La notte è nera e non mi vuole trattenere
Perché guardo proprio qualcuno che mi sta osservando
Nella nebbia figure scure si muovono e si intrecciano
Tutto questo è la realtà o qualche specie di inferno
666 il Numero della Bestia
L'inferno e il fuoco sono generati per essere sprigionati
Le torce fiammeggiano e canti sacri vengono innalzati
Come iniziano ad urlare, le mani si alzano al cielo
Nella notte i fuochi bruciano luminosi
Il rito è iniziato, il lavoro di Satana è compiuto
666 il Numero della Bestia
Il sacrificio continuerà stanotte
Questo non può andare oltre, devo avvisare la legge
Questo è vero o è solo qualche folle sogno
Mi sento attirato dal canto maligno dell'orda
Sembra che mi stanno ipnotizzano... non posso evitare i loro occhi
666 il Numero della Bestia
666 quello per me e per te
Sto andando a casa, ma ritornerò qui
Possederò il tuo corpo e ti brucerò
Io ho il fuoco e ho la forza
Ho la potenza per attuare la mia maledizione

I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio

Errare è umano, perseverare è cattolico