Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Faccine,Smilies,Emoticon
Gruppo su Faccialibro

Pagina su Faccialibro
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

A PROPOSITO DI SCHMIDT (About Schmidt)

Ultimo Aggiornamento: 11/04/2003 12:55

Un film inquietante, raggelante, quasi pauroso.
Non fraintendete. Non c'è thrilling in questo film, non ci sono effetti di nessun genere, non ci sono armi, non c'è, concitazione, non c'è nemmeno azione. Forse, paradossalmente, non c'è nemmeno una storia. O forse, invece, c'è la storia di tutti.
Warren Schmidt è un uomo di 66 anni che lascia il suo lavoro di grigio burocrate di una società d'assicurazioni per andare in pensione. La sua vita, che è stata fino a quel giorno insignificante, gli diventa ancora più vuota. L'improvvisa morte della moglie, una donnetta sbiadita e asfissiante che peraltro non ama ma con cui convive da quarantadue anni in un equilibrio di silenziosa e reciproca (in)sopportazione, lo lascia ancora più solo di fronte a se stesso. Lontano c'è una figlia che sta per sposarsi con un irritante e velleitario venditore di materassi ad acqua.
Warren, per recarsi al matrimonio, intraprende un lungo viaggio attraverso gli States a bordo dell'assurdo, spropositato e gadgettato camper su cui progettava di viaggiare con la moglie. Così trentaquattro anni dopo "Easy Rider" ritroviamo Jack Nicholson ancora on the road. Ma, quanto cambiato...quanto cambiato...
Il suo volto è un ammasso di rughe, il doppio mento gli tremula goffamente, porta spessi occhiali da presbite, il corpo è appesantito; e sulla testa il povero Warren cinge il diadema di tutti i falliti del mondo: un ridicolo, patetico, unticcio riporto.
Mentre viaggia scrive delle improbabili lettere a un bimbo della Tanzania che, in un momento di noia televisiva, ha adottato a distanza per 22 dollari al mese.
Sotto le ruote del suo camper e davanti ai suoi occhi raggelati sfila tutta un America middle class, tirchia e bigotta, repressa e infantile, frustrata e arrogante, vanitosa e desolata, puritana e bacata.
Warren non riuscirà a impedire il matrimonio della figlia, la missione che si è dato per compiere, almeno una volta nella vita, "la cosa giusta". Al pranzo di nozze si troverà ridotto a esibirsi in un discorso di circostanza di cui lui solo avverte per intero lo strazio e la portata beffarda. La solitudine e il fallimento che Warren porta con sè si allargano ancora e sempre di più fino a diventare i suoi unici e ultimi confini.

Esco dal cinema, attraverso a piedi una parte di Milano ostile e deprimente. Fa freddo. Guardo con maggiore attenzione del solito le facce terribilmente inespressive della gente che incrocio. Supero un capannello di yuppies che staziona davanti a un locale di quelli che vanno adesso di moda. Arrivo a casa, infilo la chiave nella serratura del portone, schiaccio il pulsante di chiamata dell'ascensore, apro la porta del mio appartamento. Entro. Ficco nel lettore un disco di Leo Ferré. Mi verso un bicchiere di vino. MI vengono in mente questi versi:
"La vita è questo scialo
di triti fatti vano
più che crudele.
Ma la vita
è crudele
più che vana".
E se Warren Schmidt fossi io?

Una regia calcolatamente lenta ma non noiosa, una sceneggiatura impeccabile, un eccellente cast di attori, una attenzione e una concentrazione scrupolosa su ogni dettaglio fanno di "A proposito di Schmidt" un ottimo film minimalista.
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884]
Dicono che Jack Nicholson vincerà l'Oscar per questa interpretazione. Secondo me dovrebbero dargliene due.
[SM=x39857] [SM=x39857] [SM=x39857] [SM=x39857]
14/02/2003 10:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 332
Post: 328
Registrato il: 25/04/2001
Sesso: Femminile
VocenelWeb
Cool Member
...speravo di leggere le tue impressioni su questo film..ci speravo perché...beh ecco..sai quella sensazione...credo che questo potrebbe essere il film giusto.... e se non lo fosse...pazienza....ci riproverò... ma con un Jack Nicholson cosi... direi che ci sono tutte le premesse....
14/02/2003 14:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.897
Post: 1.612
Registrato il: 02/09/2001
Età: 45
Sesso: Femminile
Moderator
Super Member
Ho visto solo il trailer e mi ha parecchio interessata, credo che sarà il prossimo film che andrò a vedere al cinema! Peccato che so già che sarà dura convincere qualcuno ad andarci [SM=x40006]
15/02/2003 18:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.962
Post: 170
Registrato il: 12/08/2002
Sesso: Maschile
VocenelWeb
Senior Member
Re:

Scritto da: Chiar@ 15/02/2003 18.42
Ho visto solo il trailer e mi ha parecchio interessata, credo che sarà il prossimo film che andrò a vedere al cinema! Peccato che so già che sarà dura convincere qualcuno ad andarci [SM=x40006]




[SM=x39900] [SM=x39900] [SM=x39900] io ....io io io....io io... io!!!![SM=x39900] [SM=x39900] [SM=x39900] [SM=x39900] [SM=x39900]
16/02/2003 11:05
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Giovanotto, abbia la cortesia di farsi da parte. [SM=x39886] [SM=x39886] [SM=x39886]
La Signorina Chiara [SM=x39866] è già impegnata. Con me.
16/02/2003 13:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.900
Post: 1.615
Registrato il: 02/09/2001
Età: 45
Sesso: Femminile
Moderator
Super Member
Beh dai siamo più o meno tutti della stessa zona no...si potrebbe organizzare una bella cinemata, sarebbe davvero bello! [SM=x39890]
16/02/2003 15:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.901
Post: 1.616
Registrato il: 02/09/2001
Età: 45
Sesso: Femminile
Moderator
Super Member
doppio!

[Modificato da Chiar@ 17/02/2003 14.28]

16/02/2003 15:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 201
Post: 1
Registrato il: 03/06/2002
Città: ACCIANO
Età: 55
Sesso: Maschile
VocenelWeb
Re:

Scritto da: marlowe 14/02/2003 10.53

Un film inquietante, raggelante, quasi pauroso.
Non fraintendete. Non c'è thrilling in questo film, non ci sono effetti di nessun genere, non ci sono armi, non c'è, concitazione, non c'è nemmeno azione. Forse, paradossalmente, non c'è nemmeno una storia. O forse, invece, c'è la storia di tutti.
Warren Schmidt è un uomo di 66 anni che lascia il suo lavoro di grigio burocrate di una società d'assicurazioni per andare in pensione. La sua vita, che è stata fino a quel giorno insignificante, gli diventa ancora più vuota. L'improvvisa morte della moglie, una donnetta sbiadita e asfissiante che peraltro non ama ma con cui convive da quarantadue anni in un equilibrio di silenziosa e reciproca (in)sopportazione, lo lascia ancora più solo di fronte a se stesso. Lontano c'è una figlia che sta per sposarsi con un irritante e velleitario venditore di materassi ad acqua.
Warren, per recarsi al matrimonio, intraprende un lungo viaggio attraverso gli States a bordo dell'assurdo, spropositato e gadgettato camper su cui progettava di viaggiare con la moglie. Così trentaquattro anni dopo "Easy Rider" ritroviamo Jack Nicholson ancora on the road. Ma, quanto cambiato...quanto cambiato...
Il suo volto è un ammasso di rughe, il doppio mento gli tremula goffamente, porta spessi occhiali da presbite, il corpo è appesantito; e sulla testa il povero Warren cinge il diadema di tutti i falliti del mondo: un ridicolo, patetico, unticcio riporto.
Mentre viaggia scrive delle improbabili lettere a un bimbo della Tanzania che, in un momento di noia televisiva, ha adottato a distanza per 22 dollari al mese.
Sotto le ruote del suo camper e davanti ai suoi occhi raggelati sfila tutta un America middle class, tirchia e bigotta, repressa e infantile, frustrata e arrogante, vanitosa e desolata, puritana e bacata.
Warren non riuscirà a impedire il matrimonio della figlia, la missione che si è dato per compiere, almeno una volta nella vita, "la cosa giusta". Al pranzo di nozze si troverà ridotto a esibirsi in un discorso di circostanza di cui lui solo avverte per intero lo strazio e la portata beffarda. La solitudine e il fallimento che Warren porta con sè si allargano ancora e sempre di più fino a diventare i suoi unici e ultimi confini.

Esco dal cinema, attraverso a piedi una parte di Milano ostile e deprimente. Fa freddo. Guardo con maggiore attenzione del solito le facce terribilmente inespressive della gente che incrocio. Supero un capannello di yuppies che staziona davanti a un locale di quelli che vanno adesso di moda. Arrivo a casa, infilo la chiave nella serratura del portone, schiaccio il pulsante di chiamata dell'ascensore, apro la porta del mio appartamento. Entro. Ficco nel lettore un disco di Leo Ferré. Mi verso un bicchiere di vino. MI vengono in mente questi versi:
"La vita è questo scialo
di triti fatti vano
più che crudele.
Ma la vita
è crudele
più che vana".
E se Warren Schmidt fossi io?

Una regia calcolatamente lenta ma non noiosa, una sceneggiatura impeccabile, un eccellente cast di attori, una attenzione e una concentrazione scrupolosa su ogni dettaglio fanno di "A proposito di Schmidt" un ottimo film minimalista.
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884]
Dicono che Jack Nicholson vincerà l'Oscar per questa interpretazione. Secondo me dovrebbero dargliene due.
[SM=x39857] [SM=x39857] [SM=x39857] [SM=x39857]




Guarda che alla fine il messaggio di speranza c'è!
17/02/2003 12:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 376
Post: 376
Registrato il: 16/01/2002
Sesso: Maschile
VocenelWeb
Cool Member
Me lo volevo gustare senza pregiudizi e così non ho letto nulla di questo film, nemmeno la ghiotta recensione di Marlowe.
Vi posto la mia, fresco fresco al ritorno dal cinema
---------------------------------------------------------

Warren Schmidt (Jack Nicholson) dirigente di una primaria compagnia di assicurazioni di Omaha (Nebraska), raggiunta a 66 anni l'età della pensione, inizia la classica vita da pensionato accanto alla moglie con la quale divide ormai da 42 lunghissimi anni la reciproca e triste sopportazione di tante coppie.
Ciononostante la metodica Sig.ra Schmidt resta per il protagonista l'unico punto fermo della sua scialba esistenza dopo la fine della carriera lavorativa, assieme alla figlia, ormai da anni lontana da casa e con la quale i contatti sono soltanto telefonici.
Agli “affetti” del Sig. Schmidt si aggiunge poco dopo un orfanello nero della Tanzania, di 6 anni e di nome Ndugu, di cui Schmidt assume l'adozione a distanza, per la “folle” cifra di 22 dollari al giorno. Come consigliato dal depliant di adozione, il signor Schmidt inizia a scrivere al piccolo Ndugu lettere che narrano con stile amaramente sarcastico la sua piatta esistenza di americano medio, così immensamente distante anche nei contenuti da quella del bambino.
La morte della moglie, avvenuta poco dopo, lo lascia attonito e lo getta nell'apatia, dalla quale decide di scuotersi progettando di raggiungere la figlia a Denver (figlia che sta per convolare a nozze) servendosi del mastodontico camper acquistato con la moglie per godersi felici vacanze da pensionato.
Il viaggio da Omaha verso Ovest porta così il signor Schmidt sulle tracce della casa della sua infanzia, al college dove trova ancora una sua foto appesa in una bacheca, a visitare musei e a parlare con quel variegato mondo di persone che popola le plaghe piatte e monotone del mid-west americano.
Arriva così a Denver, conosce la “famiglia” (le virgolette sono d'obbligo) dello sposo, partecipa al matrimonio della figlia nel quale pronuncia un discorso del quale soltanto lui conosce il graffiante significato, e infine se ne torna nella sua casa di Omaha, sempre più drammaticamente convinto che a nulla è servita la sua esistenza e che nessuno mai si ricorderà di lui, descrivendo tutto questo, nel consueto stile, al piccolo, lontanissimo Ndugu.
Eppure, inaspettato, arriverà qualcosa che restituirà alla sua vita un immenso significato, in un finale di film intenso ed emozionante come pochi.
Protagonista da Oscar un Jack Nicholson grandissimo e di nuovo on the road, molti e molti anni dopo EasyRider, e con tanti chili e tante rughe in più. La sua maschera tra l'imbambolato e il sarcastico che si porta dietro per tutto il film sembra ricordare a se stesso ( e a noi tutti) che qualcuno o qualcosa nella vita lo ha sicuramente fregato.
L'altro protagonista assoluto del film è certamente lo squallore.
Squallore delle periferie suburbane, delle persone sciatte e malvestite, dei rapporti umani convenzionali e superficiali, degli orribili arredamenti, delle cerimonie false e banali, squallore mirabilmente sottolineato dalla pressochè totale assenza di una colonna sonora, dai silenzi dei personaggi, dal grigiore dei cieli.
9 su 10 a questo film dai ritmi lenti ( da pensionato, per l’appunto - ma non annoia) adatto a chi ama trovare al cinema sensazioni e riflessioni .
Personalmente l'ho trovato splendido [SM=x39851]




[Modificato da wsim 18/02/2003 23.22]

[Modificato da wsim 18/02/2003 23.36]

18/02/2003 23:20
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 378
Post: 378
Registrato il: 16/01/2002
Sesso: Maschile
VocenelWeb
Cool Member
marlowe, adesso ti ho letto.....quanta somiglianza nei nostri giudizi!
19/02/2003 08:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re: Re:

Scritto da: ammiratore 17/02/2003 12.37



Guarda che alla fine il messaggio di speranza c'è!



Hai ragione. Io non ho sottolineato abbastanza questo aspetto. Il messaggio che alla fine giunge a Schmidt dalla remota Tanzania: che la vita ha un senso solo quando la si spende per qualcun altro.
Lo ha fatto però egregiamente wsim.

Ora una domanda indiscreta.
Ammiratore di che cosa?
Sono curioso e disperatamente a caccia di cose o persone che valga la pena di ammirare.
[SM=x39858]
19/02/2003 12:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 6.417
Post: 1.455
Registrato il: 17/07/2001
Città: ROMA
Età: 53
Sesso: Maschile
VocenelWeb
Super Member
Grazie! Andrò sicuramente a vederlo! [SM=x39854]

LuVi

P.S. Qualcuno ha già visto il remake di Solaris?!?
20/02/2003 21:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 25
Post: 24
Registrato il: 02/09/2001
Città: MILANO
Età: 40
Sesso: Maschile
VocenelWeb
bellissimo, perchè è un pò la storia di ogni uomo medio...
il finale è davvero commovente...[SM=x39946] [SM=x39946]
07/03/2003 22:26
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 634
Post: 9
Registrato il: 13/12/2002
Città: GENOVA
Età: 69
Sesso: Maschile
Moderator
Un film inquietante, raggelante, quasi pauroso. ....
Infatti uscendo dal Cinema ho rimpianto le 2 ore buttate via (e i 13€ spesi).
Pessimo film uno dei più brutti mai visti ,secondo solo a "Dingus quello sporco individuo".
Non si può prendere per i fondelli lo spettatore in questa maniera!

Nicholson ripropone per l'ennesima volta la sua maschera gigiona e regista e sceneggiatore gli vanno dietro con un risultato pessimo.
[SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885]
09/04/2003 14:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 22.223
Post: 19.270
Registrato il: 21/05/2001
Sesso: Femminile
Admin
Forum Addicted
Re: Un film inquietante, raggelante, quasi pauroso. ....

Scritto da: ghamoz 09/04/2003 14.58
Infatti uscendo dal Cinema ho rimpianto le 2 ore buttate via (e i 13€ spesi).
Pessimo film uno dei più brutti mai visti ,secondo solo a "Dingus quello sporco individuo".
Non si può prendere per i fondelli lo spettatore in questa maniera!

Nicholson ripropone per l'ennesima volta la sua maschera gigiona e regista e sceneggiatore gli vanno dietro con un risultato pessimo.
[SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885]



scusate l'ot

26mila lire?????
09/04/2003 20:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 645
Post: 14
Registrato il: 13/12/2002
Città: GENOVA
Età: 69
Sesso: Maschile
Moderator
Re: Re: Un film inquietante, raggelante, quasi pauroso. ....

Scritto da: Donia 09/04/2003 20.56


scusate l'ot

26mila lire?????


Al cinema normalmente ci vado con la dolce sposa e pago per due.
10/04/2003 08:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Re: Re: Re: Un film inquietante, raggelante, quasi pauroso. ....

Scritto da: ghamoz 10/04/2003 8.56

Al cinema normalmente ci vado con la dolce sposa e pago per due.



Buona sera, ghamoz.
Vedo che ti sei presentato con un paio di colpi di bazooka.
Non sono però sicurissimo che tu abbia centrato il bersaglio.
In ogni caso, benvenuto fra noi. Spero che ci resterai volentieri e a lungo. Qui, anche i colpi di bazooka, se sparati con passione cinematografica, sono assolutamente ben accetti.
Le occasioni di far fuoco sui carri armati del nemico (il cinema cretino, volgare, effettistico, vuoto, propagandistico, furbacchione, corrivo, ecc.) non mancano di certo.
A presto.
10/04/2003 21:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 660
Post: 18
Registrato il: 13/12/2002
Città: GENOVA
Età: 69
Sesso: Maschile
Moderator
grazie Marlowe,
da quel òpoco che ho potuto leggere abbiamo una visione dissimile su quello che deve darci il cinema (a pelle e da un'analisi un po' frettolosa, ovviamente posso cambiare idea) , credo però che se ne possa parlare: non si cresce se tutti ci danno ragione.
11/04/2003 09:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 677
Post: 28
Registrato il: 13/12/2002
Città: GENOVA
Età: 69
Sesso: Maschile
Moderator
Re:
Post scriptum:
Quiz: da che film è tratta la citazione della mia firma?

11/04/2003 12:55
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:08. Versione: Stampabile | Mobile | Regolamento | Privacy
FreeForumZone [v.6.1] - Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com